Ma che ne sanno i post millennials di quanto era bello stare all’aria aperta, su scale e muretti, a godersi le giornate piene di sole parlando con i propri amici, ore ed ore, di tutti gli argomenti possibili e immaginabili!
A quelli della passata generazione piaceva parlare guardandosi negli occhi; piaceva abbracciarsi e condividere tempo ed emozioni.
Oggi questi ragazzetti trascorrono la maggior parte del tempo chiusi nelle loro camere e davanti ad una consolle perdono l’occasione di condividere con gli altri coetanei momenti magici. Sul muretto nascevano non solo amicizie e amori, ma, tra una una chiacchiera e l’altra, s’improvvisavamo giochi di strada: non esistevamo quei maledetti social che tengono inchiodati davanti ad uno smartphone.
Si giocava a nascondino, a guardie e ladri, si andava in bici, si giocava a mosca cieca, ci si divertiva a campana o con l’elastico e si usava la palla non solo per il calcio, ma per sfidarsi a basket a pallavolo o a palla avvelenata.
Purtroppo i vecchi giochi non meravigliano più i ragazzi. É un peccato, perché con quelli si stimolava la fantasia, la creatività e la tolleranza al rispetto delle regole. Certo non possiamo inveire contro questa società digitalizzata e multimediale, ma una cosa è certa: un eccesso di abuso dei mezzi moderni rischia di minare i rapporti umani, sempre più fragili, sopratutto nelle nuove generazioni.
Foto da: https://pixabay.com/it/giocare-strada-bambini-saltare-1678110/
Fabio Marino